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Inaugurata a Ravenna, Palazzo Rasponi delle Teste, la mostra fotografica:

"Le Conseguenze. I Femminicidi e lo sguardo di chi resta" dedicata a Elisa Bravi

Un reportage lungo tre anni che racconta, attraverso le parole di chi sopravvive al femminicidio, gli esiti drammatici della violenza di genere. A vivere le conseguenze del femminicidio sono madri, padri, sorelle, fratelli, figlie e figli. A loro restano i giorni del dopo, i ricordi immobill trattenuti dalle cornici, le spese legali, le umiliazioni nei tribunali, le accuse mediatiche del «se l’é cercata», «era una poco di buono».

 

Sempre più familiari intraprendono battaglie  quotidiane: c'e chi scrive libri, organizza incontri nelle scuole, lancia petizionl, raccoglie fondi. Il tutto con l'intento di dimostrare che un femminicidio non puo essere attribuito al caso, ma è un fenomeno con radici culturali e sociali profonde, attecchite su un senso di proprietà e di dominio degli uomini sulle donne ancora molto diffuso.

 

Stefania Prandi è giornalista, scrittrice e fotografa, ha realizzato reportage e inchieste in Italia, Europa, Africa e Sudamerica. Ha ottenuto molti riconoscimenti internazionali.

 

La mostra, dedicata a Elisa Bravi, è stata realizzata in collaborazione con: Casa delle Donne, centri antiviolenza Linea Rosa, Demetra, SOS Donna, UDI, Una panchina per Elisa, con il patrocinio dei Comuni di Ravenna e Bagnacavallo.

 

Dopo l'inaugurazione di oggi, 20 febbraio, la mostra sarà visitabile tutti i giorni fino al 27 a Palazzo Rasponi delle Teste in piazza Kennedy a Ravenna quindi, dal 1° al 6 marzo, a Palazzo Vecchio, in piazza della Libertà 5, a Bagnacavallo.

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